Risonanza Magnetica, presentato all’I.S.M.R.M 2024 a Singapore il software “OPERA” per migliorare la qualità delle immagini e ridurre i tempi di esecuzione
La sperimentazione avviata all’Ospedale San Giuseppe di Empoli (FI) evidenzia un incremento della qualità percepita delle immagini diagnostiche in oltre l’87% dei casi, riduzione di quasi un terzo del tempo di esame e semplificazione del lavoro sia del tecnico sanitario di radiologia medica che del
medico radiologo.
La Fondazione dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione
delle province di Firenze, Arezzo, Prato, Pistoia, Lucca, Massa-Carrara, guidata dal presidente Dott. Leonardo Capaccioli, ha siglato un accordo con il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Industriale (DICI) dell’Università di Pisa, rappresentato dalla Prof.ssa Maria Vittoria Salvetti in qualità di Direttore del DICI. L’accordo si propone di favorire lo sviluppo congiunto di progetti di ricerca nei settori tecnici, scientifici e sanitari, al fine di aumentare l’efficienza, l’affidabilità e l’economicità delle prestazioni sanitarie fornite.
Fra gli studi che saranno sostenuti anche dalla Fondazione c’è la prosecuzione del progetto di ricerca, avviato nel 2011, che verrà esteso su un campione più ampio di pazienti, e che prende il nome di “Orthogonal Phase Encoding Reduction Artifacts” (OPERA), un’ invenzione nella tecnica diagnostica in risonanza magnetica (RM). Questo nuovo software, che potrà essere applicato a tutte le apparecchiature a risonanza magnetica, permetterà di ottenere una maggiore qualità delle immagini e garantire diagnosi più accurate con tempi di scansione più ridotti.
L’idea è stata brevettata nel 2010 dal Dott. Andrea Dell’Orso, Tecnico Sanitario di Radiologia Medica in servizio presso l’Azienda USL Toscana Centro e oggi anche membro del Governing Committee del gruppo di studio per la riduzione degli artefatti, dell’International Society of Magnetic Resonance in Medicine (ISMRM). Dal 2016 il software radiologico è stato sottoposto a sperimentazione su un campione 1003 immagini acquisite su 55 pazienti presso l’Ospedale San Giuseppe di Empoli (FI).
<< Abbiamo dimostrato – afferma il dott. Andrea Dell’Orso – di aver migliorato la qualità delle immagini di risonanza magnetica in oltre l’87% dei casi, riducendo fino al 30% il tempo di esecuzione dell’esame. Il contenimento dei tempi di acquisizione e il miglioramento delle immagini di RM con la riduzione degli artefatti, è per noi una priorità. I possibili artefatti generati durante l’acquisizione dell’esame si vanno a sovrapporre negativamente sui distretti anatomici in studio e sono tali da disturbare la qualità dell’immagine diagnostica finale nel 60% dei casi. Questo può comportare in generale la ripetizione dell’esame stesso e quindi un aumento indiretto dei costi tempo/macchina. A livello internazionale è stato stimato che per ogni impianto di RM si registra mediamente un incremento a settimana di circa 270 minuti con un costo medio stimato pari a circa 2.500 euro >>.
La ricerca, sviluppata in Toscana, è stata pubblicata anche sulle maggiori riviste scientifiche internazionali per le innovazioni tecnologiche in RM (MAGMA, Magnetic Resonance Materials in Physics Biology and Medicine, giugno 2021) e quest’anno è stata presentata in occasione del congresso ISMRM 2024 a Singapore dal dott. Andrea Dell’Orso in qualità di rappresentante per l’Italia e componente del gruppo Global Relation Committee dell’International Society for MR Radiographers & Technologists (ISMRT). <>.
<<Questo nuovo software potrà essere applicato ai vari impianti a risonanza magnetica – conclude Dell’Orso – indipendentemente dalla marca e dall’anno di costruzione. Consentirà una qualità superiore delle immagini con l’obiettivo di ottenere diagnosi più veloci e accurate. In futuro OPERA potrà contribuire alla riduzione delle liste di attesa e al contenimento dei costi a carico del sistema sanitario nazionale>>.
Hanno collaborato in modo volontario all’importante ricerca: il dott. Claudio De Felice consulente scientifico UOC Pediatria di Siena, l’informatico poggibonsese Giovanni Arisi che ha scritto il software per elaborare le immagini, il dott. Aldo Taddei ex Direttore del dipartimento di radiologia dell’Azienda Usl Toscana Sud-Est, la dott.ssa Benedetta Banchi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, l’Ing. Francesco De Milato consulente proprietà industriale e i professori di Ingegneria Biomedica dell’Università di Pisa Prof. Francesco d’Errico e Prof. Vincenzo Positano della Fondazione G. Monasterio.